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Indennità di accompagnamento: gli obblighi

Quando si richiede l’indennità di accompagnamento, l’assistito ha diritto a un accompagnatore che, ovviamente, ha una serie di obblighi da rispettare. Ma in cosa consistono esattamente?

Indennità di accompagnamento: cos’è e a chi spetta

Facciamo un passo indietro: l’indennità di accompagnamento è, innanzitutto, una prestazione assistenziale erogata dall’INPS agli invalidi civili totali non autosufficienti affetti da malattie fisiche o psichiche.

Nel caso in cui il richiedente, con una percentuale di invalidità riconosciuta al 100%, abbia bisogno di assistenza per deambulare o per compiere le normali attività quotidiane, può richiedere l’accompagnamento.

Possono fare richiesta:

  • tutti i cittadini residenti stabilmente in Italia, anche se comunitari;
  • tutti i cittadini extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno.

La domanda può essere inoltrata a prescindere dal reddito personale annuo e dall’età del richiedente. Quest’ultimo, inoltre, non deve essere ricoverato in strutture sanitarie a carico dello Stato o di un ente pubblico né, tanto meno, in reparti di lungodegenza o di riabilitazione.

Nel momento in cui si presenta domanda, è opportuno tenere a mente che l’indennità di accompagnamento:

  • non è cumulabile con altre indennità simili;
  • è indipendente dalla composizione del nucleo familiare del richiedente;
  • non è reversibile (quindi non passa agli eredi dopo la morte dell’invalido);
  • è compatibile con lo svolgimento dell’attività lavorativa.

Indennità di accompagnamento: le scadenze

Per l’indennità di accompagnamento sono molto importanti le scadenze: gli invalidi civili titolari dell’assegno devono presentare una dichiarazione per confermare la permanenza dello stato di salute, in modo da poter continuare a usufruire del beneficio.

La scadenza per l’invio della documentazione è fissata al 31 marzo di ogni anno. L’INPS stesso avvisa il cittadino segnalando la procedura da seguire telematicamente, sul sito dell’INPS, oppure presso un patronato o un commercialista.

Inoltre, gli invalidi beneficiari devono presentare la dichiarazione di responsabilità per la sussistenza o meno di un ricovero in strutture sanitarie, a titolo gratuito, compilando il modello ICRIC. Per quanto riguarda, invece, gli invalidi psichici o intellettivi basta presentare un semplice certificato medico rilasciato dal medico curante.

Quali regole deve seguire l’accompagnatore?

Il ruolo dell’accompagnatore, in tutto questo, consiste nel supportare l’invalido nella deambulazione e nello svolgimento delle sue attività quotidiane. La sua presenza è molto importante ma, tuttavia, non è essenziale.

Cosa significa? Che la sua presenza non è sempre necessaria in ogni circostanza, ma dipende da ogni singolo caso e, soprattutto, dalla gravità dello stato di salute dell’assistito.

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Quando la sua presenza è richiesta e necessaria, l’accompagnatore deve portare a termine diversi obblighi, del tipo:

  • accompagnare l’assistito a visite mediche o terapie;
  • aiutarlo nelle attività quotidiane come lavarsi, mangiare e vestirsi;
  • offrirgli supporto nel fare la spesa, cucinare, pulire casa.

In pratica, l’accompagnatore interviene nel momento in cui l’invalido non è in grado di portare a termine alcune attività che, inevitabilmente, richiedono un supporto esterno.

Al contempo, l’accompagnatore deve seguire principi etici ben precisi, vigilando costantemente sulle condizioni psico-fisiche proprie e dell’assistito, evitando situazioni che possano mettere a rischio l’incolumità di entrambi.

Quali sono i diritti dell’accompagnatore?

Se l’accompagnatore deve rispettare obblighi ben precisi ha, al contempo, anche dei diritti a suo favore, in primis una giusta retribuzione. Spesso, infatti, questo ruolo è ricoperto da una persona esterna al nucleo familiare e coincide con un’attività lavorativa a tutti gli effetti, pertanto va ricompensata.

Il compenso non è universale ma, di solito, viene stabilito tramite accordo tra le parti. Per avere un’idea di riferimento, si ricorre spesso alle tariffe orarie delle badanti.