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Blocco intestinale anziani: cosa fare
Tra le varie problematiche che possono affliggere chiunque ma che diventano particolarmente pericolose se colpiscono gli anziani rientra indubbiamente il blocco intestinale; si tratta di una vera e propria emergenza medica che bisogna diagnosticare e trattare tempestivamente se non si vuole incorrere in conseguenze molto gravi, quindi chi ha a che fare con familiari e pazienti over 70 deve sempre prestare molta attenzione.
In generale, quando insorge un’occlusione intestinale è consigliato rivolgersi al proprio medico così da intervenire immediatamente e scongiurare un’operazione chirurgica.
Cause del blocco intestinale
Il blocco intestinale coinvolge precisamente l’intestino tenue e l’intestino crasso e viene causato dal mancato passaggio di gas e feci. Può succedere a chiunque e a qualunque età ma, una volta superati i 60 anni, emergono alcuni fattori di rischio che possono aumentare le probabilità che si manifesti questo disturbo:
- scarso apporto di liquidi;
- poco movimento che, in alcuni casi, può sfociare in vera e propria sedentarietà.
Spesso si inizia con un blocco intestinale parziale, che prevede la presenza di un fecaloma a generare l’ostruzione ma, se questa non viene risolta immediatamente, potrebbe degenerare in un blocco totale e, nel peggiore dei casi, in una necrosi del tessuto intestinale.
Sintomi e trattamento del blocco intestinale
Quando si ha un blocco intestinale i sintomi sono molto chiari:
- dolori addominali, in genere crampi;
- marcato gonfiore;
- scarso appetito;
- stipsi.
Questi disturbi potrebbero essere confusi con quelli di semplice stitichezza, ma potrebbero protrarsi per ore, se non per giorni; per questo è molto importante sentire subito il parere del medico.
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Nel momento in cui viene accertato il blocco intestinale, l’anziano deve essere condotto in ospedale; solitamente viene innanzitutto reidratato attraverso l’ausilio di flebo e, successivamente, si stimola l’eliminazione dell’aria in eccesso tramite una sonda.
Questi interventi dovrebbero bastare ma, se così non fosse, si può ricorrere a tecniche più invasive, come iniettare acqua nella massa fecale per favorirne la rottura e la successiva espulsione. Come ultima spiaggia rimane l’intervento chirurgico.
Blocco intestinale: come prevenire e rimediare negli anziani
Risolto il blocco intestinale, è importante che il paziente anziano assuma e segua uno stile di vita sano ed equilibrato, in modo da prevenire recidive e ricadute:
- bere molta acqua, alternandola a tisane naturali;
- preferire cereali integrali e ridurre il consumo di alimenti confezionati ricchi di zuccheri e carboidrati raffinati;
- mangiare quotidianamente 3 porzioni di frutta e 2 di verdura.
É fondamentale che l’anziano mangi cibi che contrastino la stitichezza e scelga, quindi, una dieta ricca di fibre che, si sa, migliorano la motilità intestinale. Gli alimenti che non dovrebbero mai mancare sono frutta fresca, verdure crude a foglia verde, asparagi, fagiolini, cavoli e cavolini, carote e piselli; al contempo, si rivelano benefici per l’intestino mele, albicocche, banane, more, mirtilli, fichi, uva, prugne e pesche.
Per prevenire la stitichezza, è consigliato far mangiare agli anziani 2-3 fichi o prugne secche a metà mattina, accompagnandoli con una tisana calda o a temperatura ambiente; si tratta di uno spuntino semplice da preparare e anche gustoso (oltre che di un lassativo naturale) al quale non riusciranno a rinunciare.
Nel frattempo, non bisogna sottovalutare l’importanza del movimento e di una leggera attività fisica: va benissimo anche una passeggiata di 30 minuti al giorno, anche a passo lento. Per spronare l’anziano a farlo, gli si può dare un obiettivo: fare la spesa o andare a trovare i nipoti possono essere due validi motivi per spingerlo a uscire di casa e muoversi.